La Via degli Acquedotti da Lucca a Pisa: istruzioni per l’uso


Gli itinerari di Vado e Vedo con traccia GPS

Categoria: Escursioni
Durata totale: giornata intera, 2 giorni
Periodo: tutto l’anno
Difficoltà: E ) itinerario escursionistico privo di difficoltà tecniche (medio)
Sviluppo percorso: lineare
Ascesa totale: 615 m
Tempo di percorrenza: 8 ore (di cammino escluse le soste)
Mappa: scarica il percorso

Ci troviamo in Toscana in una delle tante aree naturali meno conosciute di questa splendida regione ma che tanto hanno da offrire all’escursionista curioso.
La Via degli Acquedotti è un percorso di 23 km che collega le città di Lucca e Pisa attraversando il Monte Pisano dal valico di Campo di Croce. Due sono gli acquedotti di grande rilevanza storico-artistica: l’Acquedotto Nottolini di Lucca (1823-1851) e l’Acquedotto Mediceo di Pisa (1592-1613).

L’itinerario è piuttosto breve è può essere percorso in una sola giornata impiegando 8 ore di cammino (escluse le soste). In tal caso bisogna tener presente che La Via degli Acquedotti non si sviluppa interamente in pianura ma prevede una salita sul Monte Pisano con un dislivello complessivo di oltre 800 m.
Io preferisco affrontare questo cammino in un giorno e mezzo dormendo a Vorno ma consiglio vivamente, per chi avesse più tempo, di sostare anche in entrambe le due città.

Acquedotto Nottolini

Dal 2012 questo itinerario promosso dall’Associazione Piedi in Cammino ha acquisito nel tempo rilevanza nazionale attirando escursionisti da tutta Italia e non solo grazie anche all’interessamento di alcune riviste quali Donna Moderna, In Viaggio e Camminare.

Proprio dietro la Stazione Ferroviaria di Lucca in Via Lorenzo Nottolini ha inizio l’itinerario della Via degli Acquedotti che si raggiunge utilizzando il sottopassaggio della stazione! L’itinerario è interamente segnato con placchette e frecce e lungo gli acquedotti monumentali sarà veramente impossibile perdersi. Ovviamente consiglio per sicurezza di munirvi di una buona mappa e di scaricarvi la traccia gps!

La segnaletica lungo l’itinerario installata da Piedi in Cammino

Imboccata la Via del Tempietto troviamo immediatamente il “Tempietto-cisterna di San Concordio” dove qui giungeva a cavallo di 459 archi l’acqua sorgiva dal vicino Monte Pisano. La necessità di dotare Lucca di un grande acquedotto per rifornire la città di acqua di buona qualità, fu affrontata fin dagli inizi del Settecento. I lavori di costruzione dell’acquedotto, realizzato per volontà di Maria Luisa di Borbone grazie al regio architetto Lorenzo Nottolini, iniziarono nel 1823 e terminarono, interrotti più volte, nel 1851. L’itinerario si sviluppa lungo gli archi dell’acquedotto fino a raggiungere il Tempietto-cisterna di Guamo e successivamente segue la conduttura interrata fino a raggiungere la Serra Vespaiata (costruzione che riuniva le acque del Rio San Quirico e del Rio di Valle) chiamata “Alle parole d’oro”.

Attraversando quest’area si risale lentamente nel bosco fino a raggiungere la Loc. Gallonzora dove dall’alto si può godere di un bellissimo panorama sulla piana lucchese, le Alpi Apuane e l’Appennino.
L’itinerario continua in discesa fino a giungere a Vorno, un grazioso paese di fondovalle. Imbocchiamo Via di cima Vorno e proseguiamo lungo strada asfaltata fino a trovare l’inizio del sentiero RET 124. Inizia qui la parte più impegnativa dell’intero percorso dove, tra boschi di Castagni si raggiunge il valico di Campo di Croce a oltre 600 metri di quota.

La segnaletica lungo l’itinerario installata da Piedi in Cammino

Percorso un breve tratto della Via Tobler, antica strada che collega Agnano a Santallago (sentiero RET 117), si aprono ampie vedute sulla valle di Calci, la piana pisana e il mare. Raggiunta Foce Pennecchio (attenzione sarà necessario lasciare la Via Tobler) scendiamo verso la Valle delle Fonti.
Prendendo ora il sentiero in discesa RET 119 attraverseremo la stretta vallata percorsa dal torrente Zambra, che raccoglie le acque delle numerose scaturigini presenti sulle pendici. Si avvisteranno i bottinelli, opere di captazione e regimazione idraulica dell’Acquedotto Mediceo che da questa valle continua ancora oggi a portare acqua alla città di Pisa.

Acquedotto Mediceo di Pisa

Scendiamo fino al piccolo borgo di Asciano che, come Vorno, è sempre stato legato alla presenza dell’acqua ed imbocchiamo Via Italo Possenti fino a raggiungere con una breve deviazione il Bottino di San Rocco dove ha inizio la conduttura sopraelevata costituita da 934 archi. Ritornati lungo l’itinerario continuiamo per Via Italo Possenti incamminandoci quindi lungo l’acquedotto Mediceo costruito tra il 1591 e il 1613 grazie alla ingegnosa idea del granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici fino ad arrivare alle mura della città di Pisa in Piazza delle Gondole.

Per i più curiosi sarà anche possibile seguire un itinerario lungo le Fontane medicee disseminate per la città fino a raggiungere Piazza dei Miracoli.

E per ricordarti di questo cammino ti consigliamo l’acquisto di un bellissimo libro fotografico edito da Pacini Editore