La Riserva Naturale Biogenetica Orrido di Botri è uno dei tesori naturalistici tra i più preziosi della Toscana. Questo canyon dalle pareti verticali e dalle acque cristalline è situato nella provincia di Lucca, nel cuore della Val Fegana a pochi chilometri dalla cittadina termale di Bagni di Lucca e alla ben più conosciuta Val di Lima. La Riserva è una destinazione ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia della città e desidera immergersi nella natura selvaggia.
La geologia del canyon dell’Orrido di Botri è uno dei suoi aspetti più affascinanti. La riserva si trova all’interno di un’area caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree a cui deve la sua originalità e che si sono per lo più formate da 170 a 30 milioni di anni fa in un ambiente marino. Nel tempo, la continua azione erosiva dell’acqua ha modellato il paesaggio, creando un canyon profondo e stretto. Il risultato è uno spettacolo naturale unico, dove le pareti di roccia si innalzano verticalmente per centinaia di metri sopra le acque del Rio Pelago.
Ma l’Orrido di Botri non è solo un luogo di interesse geologico. La flora presente nel canyon è altrettanto affascinante. Qui si trovano più di 500 specie vegetali, alcune delle quali rare e protette. Tra le specie arboree troviamo il faggio, il carpino nero, l’orniello, il leccio in stazioni rupestri ben soleggiate e ancora aceri, salici, il tiglio selvatico, il maggiociondolo ed il tasso. Ma il vero tesoro della riserva sono le felci ed i muschi, le rare aquilegie e la Pinguicula, una piccola pianta insettivora che cresce sulle umide pareti del canyon.
Il canyon dell’Orrido di Botri è inoltre un importante habitat per numerose specie animali, tra cui il lupo, il capriolo, la lepre, lo scoiattolo, la volpe, l’istirce, la puzzola e la martora. Presenti anche un piccolo gruppo di capre rinselvatichite. L’avifauna è rappresentata da rapaci come l’aquila reale, la poiana, il falco pellegrino e probabilmente il gufo reale. Tra i passeriformi troviamo il merlo acquaiolo, la ballerina gialla, il codirosso spazzacamino, la rondine montana ed il picchio muraiolo. Tra gli anfibi annoveriamo la rana temporaria, il Geotritone italico e la Salamandra pezzata. Nelle fredde acque del Rio Pelago è presente la trota fario.
Per visitare la Riserva Naturale Biogenetica Orrido di Botri è possibile seguire uno dei sentieri escursionistici che si affacciano dall’alto sul canyon con un panorama incredibile sul vicino appennino. Il percorso più famoso è però quello che segue il corso del Rio Pelago attraverso il canyon e offre un’esperienza indimenticabile di contatto con la natura selvaggia. Per accedevi è necessario prenotare la propria visita telefonicamente chiamando il “Punto Informativo” del Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca a Ponte a Gaio o rivolgersi ad una Guida GAE abilitata, come noi di Vado e Vedo, che offrono visite guidate durante il periodo di apertura che va indicativamente da metà giugno a metà settembre di ogni anno. Consulta il nostro calendario delle visite guidate “River Trekking” nel Canyon dell’Orrido di Botri!
La Riserva Naturale Biogenetica Orrido di Botri è un luogo magico che merita di essere visitato da tutti gli amanti della natura. Grazie alla sua particolare conformazione geologica e alla grande diversità di specie vegetali e animali che vi abitano, rappresenta un’importante area protetta per la conservazione della biodiversità locale.
Come arrivare:
La Riserva è raggiungibile da Lucca con la Statale n. 12 del Brennero, che si percorre fino a Fornoli, nei pressi di Bagni di Lucca; si devia poi verso Tereglio, imboccando la Provinciale n. 56 e seguendo le indicazioni per Ponte a Gaio-Orrido di Botri. La località di Ponte a Gaio è raggiungibile anche passando da Montefegatesi partendo da Bagni di Lucca.