IterrCost: Itinerari e Rete del Romanico in Corsica Sardegna e Toscana


ITERR-COST (Itinerari e Rete del Romanico in Corsica Sardegna e Toscana) è un progetto di cooperazione che coinvolge 25 comuni dell’Associazione del Romanico in Sardegna, la Provincia di Pisa, La Provincia di Lucca e la Collectivité Territoriale Corse con la Direction du Patrimoine.

Capofila del progetto è il Comune di Santa Giusta, che si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-artistiche dell’Università di Cagliari. Gli itinerari collegano idealmente siti romanici della Corsica, delle province di Pisa e Lucca e della Sardegna, per creare un unico itinerario, culturale, paesaggistico e ambientale, come nuova offerta turistica d’area.

Il Romanico nella Provincia di Pisa

Tra l’XI ed il XII secolo il vescovo pisano crea una vasta rete di pievi e castelli. Le caratteristiche costruttive e decorative di questi edifici confermano il ruolo centrale svolto dal cantiere e dalle maestranze della cattedrale pisana, costruita a partire dal 1064, che diviene modello da riproporre sul territorio. Per valorizzare alcuni dei tanti edifici religiosi del romanico pisano la Provincia di Pisa, nell’ambito del progetto ITERR-COST, ha scelto due itinerari, il primo lungo i Monti Pisani e l’altro tra la Valdera e la Val di Cecina.

MONTE PISANO

1. Santa Maria e San Giovanni a Pugnano (S. Giuliano Terme)
Escursione: Tra Pievi e Castelli
2. San Marco a Rigoli (S. Giuliano Terme)
3. S. Maria a Mirteto (S. Giuliano Terme)
Escursione: (pro)Mirteto
4. Pieve dei SS. Ermolao e Giovanni (Calci)
5. Santa Giulia a Caprona (Vicopisano)
6. Convento di S. Agostino a Nicosia (Calci)
7. San Martino al bagno a Uliveto Terme (Vicopisano)
8. Santa Maria (Vicopisano)
9. Sant’Jacopo in Lupeta (Vicopisano)

 

VALDERA – VALDICECINA

10. San Martino (Palaia)
11. San Verano (Peccioli)
12. Badia di San Bartolomeo a Morrona (Terricciola)
13. San Biagio (Montecatini Val di Cecina)
14. Badia dei Santi Salvatore, Giusto e Clemente (Volterra)
15. Santa Maria (Volterra)
16. Battistero di San Giovanni Battista (Volterra)

Il Romanico nella Provincia di Lucca

Tra XI e XII secolo in Lucchesia si assiste ad un grande fervore costruttivo: si costruiscono o si ricostruiscono, moltissime chiese, tutte caratterizzate da un sobrio classicismo che si esplicita nell’adozione dell’impianto basilicale, rigorose proporzioni, raffinati paramenti e una ridotta se non assente decorazione scultorea. Queste caratteristiche ben si colgono nelle chiese proposte negli itinerari del progetto: quelle della Brancoleria, piccola valle situata lungo la strada che conduceva verso la pianura padana, e quelle del corridoio costiero della Versilia.

ITINERARIO BRANCOLERIA

1. San Giorgio a Pieve di Brancoli (Lucca)
2. San Lorenzo in Corte di Brancoli a San Lorenzo di Brancoli (Lucca)

ITINERARIO VERSILIA

3. San Pantaleone a Pieve a Elici (Massarosa)
4. S. Giovanni Battista e S. Stefano a Pieve di Camaiore (Camaiore)
5. Badia San Pietro a Camaiore (Camaiore)
6. San Giovanni e Santa Felicita a Valdicastello (Pietrasanta)
7. Santo Stefano a Vallecchia (Pietrasanta)
8. Santa Maria Assunta a Stazzema (Stazzema)
9. San Martino a La Cappella (Seravezza)

Il Romanico in Corsica

Il patrimonio romanico della Corsica è costituito da oltre duecento chiese. La maggior parte di questi edifici, le cui caratteristiche architettoniche testimoniano un sicuro influsso pisano, sono stati edificati tra XI e XII secolo, in concomitanza con la riorganizzazione dell’amministrazione della Chiesa e con la riforma ecclesiastica.

 

1. Chapelle San Quiliccu de Cambia (Cambia)
2. Église Saint-Michel de Murato (Murato)
3. Église de la Sainte Trinité (Aregno)
4. Chapelle Notre Dame des Neiges (Brando)
5. Église Sainte-Marie, ancienne Cathédrale du Nebbiu (Saint Florent)
6. Église de la Canonica (Lucciana)
7. Chapelle Saint Pierre-Saint Paul (Lumio)
8. Chapelle Saint-Jean Baptiste (Carbini)

 

Il Romanico in Sardegna

Tra l’XI e il XIV secolo in Sardegna si assiste alla sistematica edificazione di chiese cattedrali, che unitamente ad abbazie, chiese parrocchiali e monastiche va a costruire il patrimonio che ancora oggi si può osservare nel territorio isolano. I costruttori scelgono per le loro chiese in prevalenza un tipo di impianto longitudinale a una o tre navate, con abside semicircolare ad oriente. Anche le coperture possono variare: si può trovare il semplice tetto in legno, ma anche la copertura in pietra o mista.

SARDEGNA NORD-OCCIDENTALE

1. Santa Maria del Regno (Ardara)
2. San Pietro di Sorres (Borutta)
3. Santa Maria di Contra (Cargeghe)
4. Santissima Trinità di Saccargia (Codrongianos)
5. San Gavino (Porto Torres)
6. Santa Croce (Usini)

SARDEGNA NORD-ORIENTALE

7. San Pietro del Crocifisso (Bulzi)
8. San Pietro (Galtellì)
9. San Simplicio (Olbia)
10. Nostra Signora di Castro (Oschiri)
11. Sant’Antioco di Bisarcio (Ozieri)

SARDEGNA CENTRALE

12. Santa Maria di Bonacattu (Bonarcado)
13. San Lussorio (Fordongianus)
14. San Palmerio (Ghilarza)
15. Santa Maria della Mercede (Norbello)
16. San Giovanni Battista (Orotelli)
17. San Nicola (Ottana)

ORISTANESE

18. San Leonardo (Masullas)
19. San Paolo (Milis)
20. Santa Sofia (San Vero Milis)
21. Santa Giusta (Santa Giusta)
22. Santa Reparata (Usellus)

SARDEGNA MERIDIONALE

23. San Pantaleo (Dolianova)
24. Santa Maria (Tratalias)
25. San Pietro (Villamar)

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Nell’ambito del progetto transfrontaliero ITERR-COST è stato prodotto una graphic novel, un fumetto che non verrà in realtà stampato, ma reso interattivo come App per iPhone e iPad. SCARICA L’APP GRATUITA